Tanti contribuenti si chiedono che cos’è il reddito dominicale. In questo articolo ti spieghiamo che cos’è il reddito dominicale ed anche cos’è il reddito agrario. Il reddito dominicale ed agrario sono tutti e due combinati con la qualità del terreno e la sua produttività media ordinaria. Utilizzando una spiegazione sintetica e concreta, la principale differenza tra il reddito dominicale e il reddito agrario attiene alla circostanza che che il primo è relativo alla sola proprietà del terreno, mentre il secondo riguarda l’utilizzo produttivo del terreno.
Andando più nel dettaglio possiamo sostenere che ogni tipo di terreno incorpora, catastalmente, il reddito dominicale (che è la parte del reddito fondiario relativo alla sola proprietà) ed il reddito agrario. Quest’ultimo, deriva dalla semplice rendita dell’attività agricola. Il termine “dominicale” deriva dal latino “dominus” cioè “signore”. Da questo termine discende, in un certo senso, la spiegazione dell’aggettivo “dominicale“.
Infatti, questo tipo di reddito è assimilabile al valore di spettanza al proprietario del fondo, comprensivo di interessi. Il reddito dominicale scaturisce dall’applicazione delle tariffe d’estimo le quali esprimono quotazioni diverse a seconda del tipo di terreno. Tale reddito varia a seconda di vari parametri che, quindi, vanno ad incidere sull’ammontare del suo coefficiente.
Questi fattori possono essere rappresentati dalla tipologia di terreno (per esempio di tipo acido, alcalino, calcareo, argilloso). Può anche incidere la tipologia del terreno (cioè agrumeto, uliveto, pascolo, seminativo arboreo, ecc.) oppure la pendenza media, l’esposizione al sole, la vicinanza a vie che facilitano i trasporti, la possibilità di irrigazione, ecc.
Come si determina il reddito dominicale?
Come ti ho spiegato nel paragrafo precedente, ci sono dei parametri che influiscono sulla determinazione del reddito dominicale. Questi parametri danno luogo ad una tariffa d’estimo che deve essere, poi, moltiplicata per la superficie del terreno. Le tariffe d’estimo sono elaborate dai singoli Comuni secondo le norme della legge catastale. La legge di riferimento per la creazione delle tariffe d’estimo è il D.P.R. n. 917/1986, art. 28.
Ogni anno il reddito dominicale deve essere dichiarato al fisco all’interno del modello 730 precompilato (o normale) oppure nel modello unico allo stesso modo degli altri redditi. Il reddito dominicale dei terreni agricoli devi dichiararlo ogni anno al fisco, al pari di come vanno dichiarati i redditi che provengono da altre fonti.
Al proprietario del terreno o al titolare di altro diritto reale spetta tanto il reddito agrario quanto il reddito dominicale, nel caso in cui svolga, in prima persona, l’attività agricola. Se, invece, l’attività agricola è esercitata da un altro soggetto, il reddito dominicale rimane di spettanza del proprietario, mentre il reddito agrario sarà di pertinenza di chi svolge l’attività agricola.
Il reddito dominicale può variare?
Molti si chiedono se il reddito dominicale può cambiare. La risposta è si ! Ma può cambiare nel caso di variazione della coltura. Cioè se tu fai una variazione colturale cambiando il tuo terreno da uliveto a pascolo, avrai una riduzione del reddito dominicale. Viceversa, invece, il reddito dominicale subirà un aumento. Nel caso in cui si verifichi una variazione colturale, è necessaria una denuncia, che deve essere effettuata entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello in cui ci sono state effettuate le modifiche.
Come fare per capire qual’è il reddito dominicale di un terreno?
La domanda di questo paragrafo è: Come fare per capire qual’è il reddito dominicale di un terreno? La risposta è molto semplice. Il reddito dominicale di un terreno puoi trovarlo nella visura catastale oppure nell’atto stipulato al momento dell’acquisto. Puoi, inoltre, trovarlo anche nella successione ereditaria (se questo è il titolo di con cui hai acquisito il terreno). Come leggere la visura di un terreno?
In una visura puoi trovare, sulla sinistra, il foglio, la particella, la qualità del terreno (per esempio agrumeto) e la superficie (per esempio 250 mq che sarà, comunque, espressa in are, ettari e centiare). Sulla parte destra della visura trovi il reddito dominicale ed il reddito agrario espressi in euro. Per ricavarti la visura puoi in un centro catastale oppure puoi anche scaricarla dal cassetto fiscale fisconline.
Puoi scaricare o richiedere la visura catastale in due modi. Il primo è il metodo “per intestato” cioè basta dare nome e cognome ed il sistema restituisce tutti gli immobili che hai, comprese eventuali abitazioni. Se, invece, hai i dati catastali, puoi scaricare o richiedere la visura catastale “per immobile“. Inoltre, puoi capire qual’è il reddito dominicale del tuo terreno chiedendolo all’ufficio tecnico oppure all’ufficio tributi presso il Comune.
Il reddito dominicale serve anche per pagare le imposte
E’ esattamente così. Infatti tale reddito serve sia per pagare l’IMU terreni agricoli che per versare l’IRPEF. Per pagare l’IMU sui terreni agricoli si parte proprio dal reddito dominicale. Tale coefficiente bisogna prima incrementarlo del suo 25% e poi moltiplicarlo per 135. Dopo avere fatto queste due semplici operazioni matematiche ti sei ricavato la base imponibile o valore catastale del terreno.
Su questo valore devi applicare l’aliquota IMU vigente nel vostro Comune. Facciamo un esempio pratico qui di seguito. Poniamo il reddito dominicale pari a € 150. Il 25% è 37,50 Euro che sommati al predetto reddito dominicale somma € 187,50. Quest’ultimo valore deve essere moltiplicato per il moltiplicatore catastale 135 e così avremo un totale di Euro 25.312,50.
Su tale valore si applica l’aliquota IMU vigente per il Comune in cui è situato il terreno agricolo . Se l’aliquota sarà del 7,6 per mille, l’imposta da versare è pari ad € 192,37. L’importo, per legge, si arrotonda per difetto visto che la parte decimale è inferiore a 50. Se fosse stata superiore, per esempio 192,51, bisognava pagare la somma di € 193. I predetti importi sono relativi all’intero anno.
Pagamento IMU sui terreni agricoli
L’acconto IMU sarà equivalente alla metà della somma annuale indicata nel paragrafo precedente. Ma tu puoi anche pagare l’intera somma anche nella fase dell’acconto. Puoi effettuare il pagamento tramite modello modello F24 oppure mediante bonifico o col sistema PagoPa. Come già indicato all’inizio di questo paragrafo, il reddito dominicale devi anche indicarlo nella dichiarazione dei redditi sia essa fatta con modello unico oppure con modello 730 precompilato (o normale). Ciò significa che sui terreni agricoli si paga anche l’IRPEF. Qui appresso ti indichiamo due link ad altrettanti nostri articoli sui terreni.
- Calcolo IMU terreni agricoli. Questo articoli ti spiega, con precisione, come calcolarsi, da soli, l’IMU sui terreni agricoli.
- IMU coltivatori diretti: si tratta di un articolo che parla dell’esenzione IMU, sui terreni agricoli ed edificabili, condotti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola.
Suggerimenti della redazione di TributiComunali.it
In questo articolo abbiamo parlato del reddito dominicale e del reddito agrario. Ti abbiamo spiegato cosa sono, dove puoi trovarli ed a che cosa servono. Qui sotto, invece, ti suggeriamo diversi link ad altri articoli del nostro blog che ti consigliamo di leggere.
- Cos’è il modello ISEE e come si crea.
- Fac simile richiesta di rimborso IMU editabile. Rimborso imu modulo domanda
- Approvato il reddito di cittadinanza.