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Bonus acqua: cos’è e come funziona a chi spetta

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Bonus acqua (detto anche idrico), cos’è, come funziona, a chi spetta e come richiederlo. Sono questi i tanti interrogativi che si pongono tanti contribuenti italiani. Questo bonus è anche conosciuto come bonus idrico ed in questo articolo vi daremo tante informazioni, tra le quali anche come fare domanda oppure quali sono i documenti da presentare.

La delibera dell’ARERA del 14 Gennaio 2020 n. 3/2020/R/idr ha esteso il bonus anche ai percettori del reddito e pensione di cittadinanza e, quindi anche a famiglie a reddito medio basso e famiglie numerose. Con lo stesso provvedimento sono state concesse le riduzioni sia ai consumi idrici che ai costi per i servizi comunali di depurazione e fognatura. Inoltre, la stessa ARERA aveva già allargato, a Dicembre 2019, anche la fascia di reddito ISEE.


Questo consente a più cittadini di usufruire dello sconto sui bonus acqua, luce e gas, fatto molto importante soprattutto per i problemi susseguenti al corona virus (covid 19). Ma entriamo nel vivo dell’argomento principale di questo articolo e cioè: Bonus acqua, cos’è, come funziona, a chi spetta e come richiederlo. Questa redazione vi darà tutti i dettagli su come potere accedere al bonus sulla fornitura idrica e quali sono i limiti di reddito. Vi illustrerà anche come e a quali uffici deve essere presentata la domanda.

La delibera del 14 gennaio si aggiunge a quella del 3 dicembre, con cui l’ARERA ha alzato la soglia massima del reddito ISEE per l’accesso al beneficio. Tale allargamento del limite di reddito ISEE da la possibilità di ottenere lo sconto sul pagamento di luce, acqua e gas a tanti altri contribuenti. L’ARERA ha aumentato il predetto limite ad Euro 8.256 euro. Il precedente limite era di Euro 8.107,5 euro.

Cos’è il bonus acqua (o bonus idrico) ?

Il bonus acqua (o bonus idrico) è una agevolazione concessa dallo Stato a tutte le famiglie bisognose e che si trovano in condizione di disagio sociale ed economico. Per potervi accedere occorre rientrare nei limiti di reddito ISEE stabiliti dalla legge. L’input iniziale a questo beneficio è stato dato dalle seguenti leggi.

Questi provvedimenti statali sono stati, poi, attuati dall’ARERA (Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente a partire dal 2018.

Come funziona ed in che modo viene corrisposto il bonus idrico nella bolletta acqua

Questa agevolazione consiste nell’attribuire un consumo gratuito di 50 litri di acqua al giorno (pari a 18,25 metri cubi per ogni anno) ad ogni persona in condizione di disagio economico e sociale. La condizione deve essere documentata da idonea certificazione. Tale consumo corrisponde al soddisfacimento dei bisogni essenziali al sostentamento personale.

In bolletta viene conteggiato l’importo del bonus (ciò per gli utenti diretti e cioè i titolari dell’utenza). Gli utenti indiretti (componenti del nucleo familiare ISEE che utilizzano la fornitura di un’utenza condominiale per la propria abitazione di residenza) riceveranno il bonus mediante bonifico (bancario o postale), mediante assegno circolare o con altro sistema che garantisce, comunque, la tracciabilità.

Chi ha diritto al bonus acqua

Hanno diritto le famiglie in una particolare e documentata condizione di disagio economico e sociale. Possono usufruire i nuclei familiari che rientrano nelle seguenti due fasce di Reddito ISEE:

  • Reddito non superiore a 8.256 euro;
  • Reddito non superiore a 20.000 euro ma con almeno 4 figli a carico.

Nonostante la quota del predetto bonus acqua non sia alta come importo, merita sempre un’attenzione particolare in quanto va a ridurre quelli che sono stati i consumi presenti sulla bolletta canone acqua. Considerando che vengono riconosciuti 50 litri al giorno per ogni componente del nucleo familiare, più è numeroso il nucleo, maggiore sarà il bonus acqua.

La presentazione della domanda per il bonus idrico

Bonus idrico, come richiederlo ? Per l’ottenimento del “bonus idrico” (o bonus acqua) va inoltrata un’apposita domanda al Comune di appartenenza e cioè l’ente in cui avete la residenza anagrafica. Se il comune ha affidato la gestione del servizio acquedotto (e relativa fatturazione) ad apposito concessionario, bisognerà presentare l’istanza presso quest’ultimo soggetto. Questi sono i documenti da allegare alla domanda.

  • un documento di riconoscimento;
  • un’eventuale delega se si ritiene di dare incarico di presentazione della richiesta ad altre persone. In caso di delega, allegare anche il documento di riconoscimento del “delegante” e, se richiesto, anche quello del “delegato”;
  • il Modello ISEE valido (in genere ha validità fino al 31 dicembre di ogni anno. Dopo tale data va rinnovato);
  • una dichiarazione dei componenti il nucleo familiare (cognome e nome, e Codice Fiscale). L’attestazione deve contenere i dati di tutti i componenti del nucleo ISEE (nome-cognome e codice fiscale);
  • un attestato che certifica la eventuale famiglia numerosa con almeno quattro figli a carico (solo se il reddito ISEE è compreso tra Euro 8.256 ed Euro 20.000).

Nella richiesta è consigliabile indicare il codice e la Via dell’utenza e, se esiste, un concessionario esterno al comune, indicare anche la denominazione sociale di tale soggetto terzo. E’ possibile presentare, le richieste di bonus idrico contestualmente a quelle per l’energia elettrica (ENEL) e il gas. Cliccando sul seguente link è possibile scaricare i modelli per presentare le richieste di bonus sui consumi canone acqua: Fac-simile istanze bonus idrico, gas e luce.

Entro quali tempi viene corrisposto il bonus acqua ?

Dal momento della presentazione della domanda, vi sono dei tempi da rispettare che servono per gestire le varie fasi della pratica. Il comune ha un massimo di 30 giorni per verificare e valutare l’istanza di bonus idrico e caricarla, successivamente, nel sistema SGATE. Attraverso tale sistema verrà, poi, trasmesso al gestore (che può essere il Comune o ditta esterna incaricata).

Il Comune, dopo l’inserimento nel sistema SGATE provvederà ad informare l’utente circa la valutazione sui requisiti di ammissibilità (residenza ed Reddito ISEE). Il gestore ha 60 giorni di tempo per definire la pratica e comunicare a SGATE il suo esito definitivo (approvazione o rigetto). Continuiamo, nel seguente paragrafo, a sviluppare l’argomento del presente articolo e cioè: Bonus acqua (detto anche idrico), cos’è, come funziona, a chi spetta e come richiederlo.

Validità del bonus idrico sulla bolletta canone acqua

Il bonus idrico ha la validità di un anno. Quindi, alla scadenza, bisognerà presentare una nuova domanda. La richiesta deve essere presentata almeno un mese prima della scadenza del bonus in corso. Ciò per garantire una continuità del beneficio. Può accadere che un utente che, per un anno, ha percepito il bonus, l’anno dopo potrebbe non avere diritto a mantenerlo. Questo si verifica se cambiano i redditi ISEE.

Cosa vi suggeriamo di leggere

Con questo articolo vi abbiamo dato importanti informazioni sul seguente argomento: Bonus acqua (detto anche idrico), cos’è, come funziona, a chi spetta e come richiederlo. A farsi queste domande sono soprattutto le famiglie a reddito medio basso che cercano, giustamente, di limitare, al massimo le proprie spese o i loro costi. Ecco perché, con il presente articolo abbiamo voluto dare la possibilità di capire se avete (o meno) il diritto ad accedere al predetto bonus acqua, luce e gas. Qui sotto, attraverso un elenco puntato, vi suggeriamo di leggere altri importanti ed interessanti articoli del nostro blog.

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