La TARI è un acronimo della Tassa sui Rifiuti. Questa tassa è uno dei tributi locali più importanti in Italia. Si paga sul servizio di raccolta dei rifiuti erogato dai Comuni italiani. La dichiarazione TARI è obbligatoria per tutti i contribuenti che possiedono o occupano un immobile suscettibile di produrre rifiuti. In questo articolo spiegheremo che cos’è la dichiarazione TARI e, soprattutto, quando si presenta. La normativa su cui poggia, oggi, la TARI è la Legge 27 dicembre 2013, n. 147.
Che cos’è la TARI?
Come scritto nel precedente paragrafo, la TARI è una delle tasse più note del panorama tributario italiano. Ma che cos’è la TARI? La TARI (abbreviativo di tassa rifiuti) è la tassa che pagano gli italiani ai Comuni (o alle ditte incaricate dagli enti) per far fronte alla gestione del servizio di raccolta dei rifiuti. E’ un tributo che ha sostituito la vecchia Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani), la TIA (Tassa sull’Immondizia e sui Servizi Indivisibili) e la TARES (Tassa sui rifiuti e servizi).
La TARI è dovuta da tutti coloro che occupano degli immobili e che, di conseguenza, producono rifiuti siano essi privati cittadini, aziende o istituzioni. Lo scopo del tributo è quello di far fronte ai costi derivanti dalla gestione e smaltimento dei rifiuti urbani. I parametri su cui viene calcolato il tributo, nella gran parte dei casi, sono il numero dei componenti del nucleo familiare ed i mq degli immobili.
Riguardo le attività il calcolo della tassa poggia sui mq dei locali. Poi, ogni tipo di attività ha una tariffa diversa che varia in funzione della quantità di rifiuti potenzialmente producibili. Discorso ben diverso deve farsi per quei Comuni in cui viene applicata la tariffa puntuale sui rifiuti. In tale circostanza, infatti, la tassa verrà pagata in funzione dei rifiuti che vengono conferiti. Inoltre, buona parte dei Comuni forniscono anche degli incentivi per gli utenti che differenziano i rifiuti per tipologia (carta, cartone, plastica, vetro, lattine, umido, ecc.).
I regolamenti comunali sulla TARI
Per capire bene il funzionamento del servizio e della relativa tariffa, consigliamo sempre di consultare i regolamenti comunali sulla TARI. Ogni Comune, infatti, può avere regole, esenzioni, riduzioni e modalità di gestione del tributo differenti. I regolamenti possono essere scaricati dai vari siti dei Comuni e nel caso di difficoltà a reperirli su tali portali, possono essere richiesti per mail, PEC o raccomandata. In alternativa, tale informazione può anche essere richiesta direttamente agli sportelli comunali preposti oppure per telefono.
Che cos’è la dichiarazione TARI?
La dichiarazione TARI è una denuncia presentata al Comune con la quale il contribuente comunica all’ente l’inizio, la cessazione o la variazione relativa ad una occupazione di locali. Un’occupazione ha inizio, in genere, con l’acquisto di un’abitazione, con la locazione di un immobile oppure con l’apertura di un’attività. Casi di cessazione possono essere il trasferimento in altra abitazione, la vendita di un immobile, lo spostamento o la chiusura di un’attività commerciale.
La dichiarazione TARI è obbligatoria per il contribuente. In genere, il contribuente ha 30 giorni di tempo, dal verificarsi dell’evento, per inoltrare al Comune, la dichiarazione di variazione TARI. E’ bene, però, consultare il regolamento comunale (o chiedere presso gli uffici) circa i tempi necessari per presentare la dichiarazione TARI. Questi, infatti, potrebbero variare da Comune a Comune.
Qui sotto indichiamo le notizie più importanti da comunicare ai Comuni all’interno della dichiarazione TARI.
- Dati anagrafici dei componenti il nucleo familiare che andranno ad occupare l’immobile o che lasciano l’abitazione.
- Dati catastali dell’abitazione (categoria, foglio, particelle , subalterno, rendita catastale).
- Metri quadrati dei locali.
- Nome e dati anagrafici della persona a cui intestare l’utenza.
- Indirizzo di residenza o recapito dell’intestatario dell’utenza.
- Indicazione della tipologia dell’utenza (per esempio residente, non residente).
- Nel caso di attività economica, indicare, anche, la denominazione, partita IVA e la planimetria dei locali.
- Se aventi diritto a riduzioni, ai sensi del vigente regolamento comunale, allegare anche la relativa documentazione che comprova tale diritto.
- Data di decorrenza della variazione.
- Zona in cui si trova l’immobile: ciò nel caso in cui il Comune applica tariffe diverse in base alla parte del territorio in cui si trova la casa.
Modelli fac simile per la presentazione della dichiarazione TARI
Molti Comuni hanno già una modulistica predisposta per la presentazione della dichiarazione TARI. Tale modulistica può essere scaricata, se presente, dai rispettivi siti istituzionali oppure può essere richiesta direttamente presso gli uffici comunali. Il nostro portale ha deciso di mettere a disposizione dei visitatori un fac simile che può essere scaricato e personalizzato in base alle varie esigenze. Per scaricare il fac simile della dichiarazione TARI basta cliccare sul seguente link: Modello Fac Simile Dichiarazione TARI.
Sanzioni per omessa o infedele dichiarazione TARI
Come descritto sopra, la dichiarazione TARI è obbligatoria e, pertanto, deve essere presentata nel caso di variazione che comportino modifiche nella tassazione TARI (nuova occupazione, cessazione, variazione mq, spostamento su altra abitazione, ecc.). Se l’utente non presenta la dichiarazione TARI potrebbe incorrere in una sanzione da parte del Comune. L’entità della sanzione può variare in funzione della tipologia di infrazione. Esistono, infatti, le sanzioni per omessa denunzia o per infedele denuncia.
Il consiglio di questa redazione è quello di presentare la dichiarazione TARI contestualmente alla variazione anagrafica (ciò nel caso in cui un utente trasferisce la residenza in un determinato Comune). In tale caso, infatti, è molto comodo, gestire, in contemporanea, anche la dichiarazione TARI con l’inserimento nel ruolo Tassa Rifiuti. Se la variazione TARI non è collegata ad una variazione anagrafica (per esempio, variazione del nucleo familiare o dei mq dell’abitazione) bisogna ricordarsi di questo adempimento.
Ogni migrazione anagrafica va attenzionata ai fini TARI
Riguardo la dichiarazione TARI, ogni variazione anagrafica deve essere attenzionata da parte vostra. Questo perchè la variazione anagrafica può far scaturire il trasferimento di un intero nucleo familiare oppure l’aggiunta di una o più persone ad un nucleo già esistente. In entrambi i casi i parametri relativi alla TARI subiscono una variazione con una conseguente modifica dell’importo da pagare. Questo, naturalmente, nei casi in cui, come detto sopra, non sia ancora vigente la raccolta puntuale “a peso”. In tale caso la TARI sarà pagata in base alla quantità di spazzatura prodotta e conferita al servizio di raccolta rifiuti.
Suggerimenti della redazione di TributiComunali.it
In questo articolo abbiamo parlato della dichiarazione TARI nei casi di variazioni che incidono sull’importo del tributo. Qui sotto, invece, vi indichiamo diversi link che rimandano ad altri nostri importanti articoli.
- Le riduzioni TARI.
- Ricorso accertamento TARI.
- Accertamento per omessa dichiarazione IMU.
- La dichiarazione IMU. Tutti i perticolari.
- La prescrizione tributi locali.