Col Decreto Legge 17/03/2020 n. 18 è stata prevista l’approvazione delle proroga tariffe TARI e del piano finanziario 2020. Possono, pertanto, essere approvate entro il 30/06/2020. In genere, le tariffe TA.RI. sono state sempre approvate, dal Consiglio Comunale entro il termine per l’approvazione del bilancio di previsione. Ma sono state approvate anche in base ai numeri del piano finanziario.
Questo secondo quanto indicato nell’art. 1, commi 654 e 683, della legge 27/12/2013, n. 147. La proroga delle tariffe TARI 2020 è stato un passaggio obbligato. Tutto questo a seguito della delicata situazione originatasi con l’epidemia – pandemia del “coronavirus”. Il governo sta adottando ogni misura utile per
Col predetto decreto legge, definito “cura italia“, lo Stato italiano ha fatto slittare la scadenza per l’approvazione delle tariffe TARI al 30 Giugno 2020. E’ stata anche posticipata la scadenza per l’approvazione del piano finanziario (PEF) dei vari Comuni. Quest’ultima scadenza è stata prevista al 31 Dicembre 2020.
Contestualmente, il governo ha dato anche la possibilità di approvare le tariffe TARI 2020 in “copia conforme” a quelle del 2019. L’eventuale differenza di costi, rispetto al 2019, potrà essere conguagliata in 3 anni a partire dal 2021. Questo provvedimento ha voluto dare un pò di respiro a tutti i Comuni in un momento molto critico dovuto al “coronavirus“.
Altre informazioni sulla proroga tariffe TARI 2020
Le tariffe sulla tassa rifiuti (TARI) sono approvate, annualmente, dai vari Comuni d’Italia per mezzo dei Consigli Comunali. Esse rappresentano uno dei parametri per la creazione della bolletta TARI. Gli altri parametri sono i metri quadrati dell’abitazione (o delle attività) ed il numero dei componenti del nucleo familiare (solo per le utenze domestiche).
In una condizione normale, l’approvazione delle tariffe TARI avviene solo dopo l’ufficializzazione del piano finanziario di previsione. Pertanto, dopo avere acquisito la previsione di spesa per l’anno di riferimento, il Consiglio Comunale approva le tariffe. Le tariffe, a piano finanziario già formalizzato, verranno formulate ed approvate in modo tale da uguagliare le entrate alle spese previste.
L’indirizzo legislativo generale, quindi, è quello di creare delle tariffe tali da riuscire recuperare, dalle tassazioni agli utenti, la stessa cifra che si prevede di spendere per gestire il servizio. I costi necessari per gestire il servizio rifiuti sono vari (personale, spese per lo smaltimento dei rifiuti, carburante, manutenzione dei mezzi, energia elettrica, software, ecc..).
Adesso, pertanto, lo stato italiano, ha voluto spostare la scadenza di questi adempimenti. Ciò in funzione dei gravi problemi innescati dal “covid-19”. Ogni istituzione nazionale, ragionale e comunale è impegnata strenuamente per fronteggiare questa pandemia la quale rappresenta il problema principale da risolvere e fronteggiare.
Nel frattempo, possono essere applicate le stesse tariffe dell’anno 2019. Come detto sopra, l’eventuale differenza di costi quantificati entro il 31/12/2020 verranno ripartiti, nelle future bollette TARI in 3 anni a partire dal 2021. Questo è quanto è stato previsto dal Decreto Legge 17 Marzo 2020 n. 18.
Sospensione liquidazioni, accertamenti, riscossioni e contenzioso
L’art. 67 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 prevede la sospensione, dall’8 Marzo al 31 Maggio 2020, di alcuni termini. Si tratta delle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento e di contenzioso da parte degli enti pubblici. Cosa significa tutto questo ? Significa che, per tutti gli atti riguardanti accertamenti, liquidazioni o contenziosi vari, i termini, concessi con gli avvisi, vengono sospesi fino al 31 Maggio.
Pertanto, i contribuenti che hanno ricevuto avvisi di questo tipo devono stare tranquilli in questa fase. Facciamo un esempio. Se avete ricevuto, poco tempo fa, una ingiunzione fiscale di pagamento con un invito a saldare una morosità entro un certo termine, quel termine sarà bloccato fino al 31 Maggio. Pertanto, potete gestire il pagamento con più calma.
E’ noto, infatti, che le ingiunzioni, come anche le cartelle esattoriali, rivestono un carattere di “coattività“. Se non vengono pagate entro il termine indicato, scattano le varie azioni esecutive (fermi macchina, pignoramenti stipendi, pignoramenti presso terzi, ecc..). La sospensione dei termini fino al 31 Maggio serve proprio a scongiurare questo rischio. Di conseguenza, tutti i provvedimenti descritti sopra verranno bloccati fino a fine maggio 2020, salvo eventuali proroghe.
Consigli utili su altri fondamentali articoli da leggere
Questo articolo ha voluto affrontare le novità 2020 sulla proroga dell’approvazione delle tariffe TARI e del piano finanziario. Vogliamo, però, anche consigliarvi la lettura di altri importanti articoli. Gli articoli si trovano su questo blog e saranno utili per farvi risparmiare sui tributi locali. Se volete passare in rassegna tutti gli articoli di questo blog, basta partire dalla home page.
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Ottimo blog. Leggo le vostre informazioni con molto interesse. Li trovo pertinenti, accurate e chiare. Vedo però e non so se mi sbaglio che i vostri articoli non sono aggiornati. E’ una mia impressione? Una domanda sulla prescrizione, faccio un esempio: se un accertamento esecutivo con scadenza al 31/12/2020 viene consegnato alla posta il 28 dicembre 2020 quale diventa il termine di normale prescrizione? siccome le scadenze del 2020 sono state prorogate al 26/03/2021, facendo riferimento allo stesso esempio quale diventa il termine di prescrizione? ancora una domanda se la cartella tari di pertinenza dell’anno 2015 viene spedita dal comune nel 2016, la prescrizione fa riferimento alla competenza della tari o al ricevimento delle bollette di pagamento? Grazie.
La redazione la ringrazia per i complimento verso il nostro portale. Riguardo gli aggiornamenti, cerchiamo sempre di farli. Rispondo alle sue domande nella maniera che segue. Il 31 Dicembre 2020 rappresentava il termine ultimo per notificare i tributi comunali relativi all’anno di imposta 2015 IMU, TASI, TARI, ecc.). A seguito del covid 19, tale termine ha subito lo slittamento al 26/03/2021. Quindi la prescrizione per il 2015 subentra dopo tale ultimo termine. Riguardo il suo secondo quesito, la TARI 2015 si è prescritta al superare del sopra citato termine del 26/03/2021. Non so se lei quando dice “spedita dal Comune nel 2016” si riferisce alla spedizione per posta semplice. In ogni caso la prescrizione quinquennale fa sempre riferimento all’anno di imposta che in tal caso è il 2015.