Sono in tanti a chiedersi cosa sono i beni merce? Tali immobili sono quelli realizzati da imprese costruttrici con la finalità di venderli, quindi, per natura sono beni che nascono per essere destinati alla vendita. Si possono definire beni merce anche quelli soggetti ad importanti ristrutturazioni, detenuti sempre da imprese costruttrici con lo scopo della vendita. Questo articolo ha come titolo “IMU sui beni – immobili merce: dal 2022 esenzione“. Nei prossimi paragrafi chiariremo meglio questo argomento.
L’esenzione IMU sui beni – immobili merce 2022 non è automatica!
E’ un titolo che già dà un preciso messaggio e cioè che questa tipologia di immobili, dal 2022, ritorna ad essere esente dall’IMU dal 2022. Lo stabilisce la Legge n. 160/2019 art. 1, comma 751. Ciò, però, non è automatico. Tra l’altro quest’ultima norma aveva, anche previsto, che, fino al 2021, l’aliquota IMU base per i beni merce era del 1 per mille (aliquota che, comunque, ogni Comune poteva personalizzare).
Solo dal 2022 tale disposizione di legge ha previsto l’annullamento totale della tassazione. Una domanda, quindi, sorge spontanea: cosa fare per attribuire ai beni – immobili merce l’esenzione IMU dal 2022? Analizziamolo qui sotto.
- La prima cosa da fare per attribuire agli immobili (o beni) merce l’esenzione IMU dal 2022 è presentare, all’ufficio IMU (o tributi) del Comune una dichiarazione IMU. Tale dichiarazione deve chiarire 3 aspetti. Prima cosa bisogna specificare che gli immobili sono, proprio, destinati alla vendita. Secondo aspetto da dichiarare è che i fabbricati non sono locati. Ultimo ed importante dato che deve essere presente nella dichiarazione IMU è rappresentato dai dati catastali degli immobili. Tali dati sono fondamentali e servono all’ufficio per identificare i fabbricati.
Con la dichiarazione IMU, l’ufficio tributi inserirà, nei propri sistemi, l’esenzione IMU in corrispondenza degli immobili indicati come beni merce. In assenza di dichiarazione IMU, gli uffici comunali non possono rendere esenti IMU gli immobili (o beni) merce. Non è sufficiente la conoscenza diretta, da parte dei Comuni, dello stato degli immobili per garantire l’esenzione al contribuente.
La dichiarazione IMU è, quindi, obbligatoria e deve essere presentata entro il 30 Giugno successivo all’anno in cui si è resa effettiva la variazione. L’obbligatorietà della presentazione della dichiarazione IMU si evince anche da una risoluzione del MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze). La risoluzione è la 7/DF del 7 Novembre 2020.
La dichiarazione IMU può essere presentata in via telematica?
La dichiarazione IMU, di cui abbiamo accennato al paragrafo precedente, può anche essere presentata, all’ufficio tributi del Comune, in via telematica. Ciò dà la possibilità di velocizzare i tempi di trasmissione della pratica in un’ottica di semplificazione degli adempimenti tributari. Già dal 2016 il Dipartimento delle Finanze ha messo a disposizione dei contribuenti la modulistica per la formazione e trasmissione della dichiarazione IMU tramite i canali Entratel e Fisconline.

I beni (o immobili) merce avevano anche esenzione IMU in passato
L’esenzione IMU sui beni (immobili) merce, in passato, è stata introdotta dall’art. 2 del D. L. 31 agosto 2013, n. 102. Questa norma ha stabilito l’esenzione per i beni merce per la rata di saldo IMU 2013. Al comma 2 l’articolo prosegue estendendo l’esenzione anche dal 2014 in poi a condizione che permanga tale destinazione di beni merce. La presente esenzione è rimasta in vigore fino al 2019 ma sempre col vincolo della presentazione della dichiarazione IMU.
Ribadiamo l’obbligatorietà della presentazione della dichiarazione IMU per confermare la qualifica di beni – immobili merce. Ciò lo ribadisce anche l’ordinanza 5190/2022 della Corte di Cassazione. Tale Corte ha stabilito che l’omessa dichiarazione, nella presente circostanza, fa sfumare la possibilità di usufruire dell’esenzione IMU per i beni merce.
Ciò anche se il Comune conosce direttamente la destinazione alla vendita degli immobili posseduti dall’impresa costruttrice. A partire dal 2020 e fino al 2021 l’esenzione IMU sui beni merce è stata eliminata. Questa eliminazione dell’esenzione coincide con l’introduzione della Nuova IMU unificata con la TASI. Dal 2020, infatti, scompare la TASI che è stata incorporata dall’IMU. Come detto sopra, l’esenzione sui predetti immobili è stata reintrodotta dal 1 Gennaio 2022.
La necessità di un dedicato trasferimento statale per gli enti locali
L’esenzione IMU sugli immobili (beni) merce comporta, per i Comuni, una riduzione degli incassi. Sottolineiamo che era stato preventivato, per gli enti locali, un trasferimento statale per compensare tale minore entrata sull’IMU. Però, nonostante sia stata reintrodotta, dal 2022, l’esenzione IMU sui beni merce, detto trasferimento compensativo agli enti locali non è stato previsto.
I Comuni, pertanto, devono registrare una minore entrata e dovranno cercare di riequilibrare i bilanci riducendo le spese (o reperendo nuove entrate) per importi corrispondenti al minor gettito derivante dalla esenzione IMU in discorso. E’ chiaro che le conseguenze maggiori, in termini di minori incassi saranno registrati dai Comuni a più alta concentrazione di nuove costruzioni.
I consigli della redazione
In questo articolo abbiamo trattato l’argomento “IMU sui beni – immobili merce dal 2022 esenzione“. Abbiamo spiegato cosa fare per confermare l’esenzione IMU sui beni merce dal 2022 in poi. Qui appresso vi indichiamo diversi link che vi portano al altri importanti articoli del nostro blog.
- Cos’è la rendita catastale.
- Riduzione IMU immobili storici.
- Vendere un immobile con ipoteca.
- Come pagare meno IMU.
- Proroga scadenza cartelle fiscali.
- I tributi comunali maggiori e minori.
- Esenzione acconto IMU 2021 attività.
- Bene comune non censibile: cos’è?