Novità IMU 2023 sono state introdotte dalla nuova legge finanziaria. Infatti, la Legge n. 197/2022 ha previsto delle modifiche riguardo l’Imposta Municipale Unica. L’IMU è un tributo che occorre pagare se si possiedono immobili diversi dalla prima casa, terreni agricoli ed aree edificabili. La modifica più importante riguarda la quantificazione dell’acconto e del saldo nel caso di mancanza di delibera comunale sull’approvazione annuale delle aliquote.
Prima novità IMU per l’anno 2023: esaminiamola nel dettaglio
Come chiarito nel precedente paragrafo, la modifica di maggiore importanza, prevista dalla finanziaria 2023, è quella relativa alle aliquote da tenere in considerazione nel caso di omessa approvazione della delibera annuale da parte di un Comune. Questa modifica è stata prevista dall’art. 1, comma 837, della Finanziaria 2023 (legge n. 197/2022). Prima dell’approvazione della predetta finanziaria 2023, nel caso di mancata adozione della delibera di approvazione delle aliquote annuali, da parte del Consiglio Comunale, si consideravano valide quelle vigenti per l’anno precedente.
Facciamo un esempio. Poniamo l’acconto IMU da versare entro il 16 Giugno del 2023 per una seconda casa. Nel caso in cui la delibera approvata per l’anno 2022 prevedeva un aliquota del 8,6 ‰, bisognava versare esattamente la metà dell’imposta annuale rispetto a tale percentuale. Cioè, nel caso di seconda casa con rendita catastale di € 500, l’imposta da versare in acconto, per l’anno 2023, sarebbe stata € 403 (su un importo annuale di € 806).
Questo conferma che l’importo da versare in acconto sarebbe stato esattamente del 50% rispetto all’aliquota approvata per l’anno 2022. Per l’anno 2023 non sarà così. Infatti, per i Comuni che non deliberano le aliquote per l’anno 2023 entro il 16 Giugno, le aliquote da tenere in considerazione, per il versamento dell’acconto, sono quelle “base” previste dall’art. 1, commi da 748 a 755, della Legge n. 160/2019.
Nel caso di seconde case, l’aliquota IMU base prevista dal comma 754, art. 1, Legge n. 160/2019, è del 8,6 ‰. Se il Comune delibera, in data successiva al 16 Giugno (ma comunque, entro il 28 Ottobre) un’aliquota differente rispetto a quella base, i contribuenti verseranno l’eventuale conguaglio nella rata di saldo il cui pagamento deve essere effettuato entro il 16 Dicembre.
Esenzione IMU 2023 per gli immobili occupati abusivamente
Tra le novità IMU 2023, previste dalla recente legge finanziaria, spicca anche l’esenzione IMU per i fabbricati occupati abusivamente. Tale esenzione è contemplata dai commi 81 e 82 della finanziaria 2023. In particolare, il comma 81 dispone l’esenzione IMU per gli immobili non utilizzabili né disponibili, occupati abusivamente e per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria.
Per consolidare l’esenzione, il contribuente deve comunicare la richiesta, al comune interessato, con modalità telematiche (adottate con un decreto del MEF – Ministro dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, entro 60 giorni). Dalla data della comunicazione scatta l’esenzione IMU. E’ chiaro che l’utente deve presentare una simile comunicazione nel momento in cui cessa l’occupazione abusiva e l’immobile torna nelle sue piene disponibilità.
Il comma 82 disciplina, invece, il rimborso ai Comuni per i mancati introiti derivanti da tali situazioni insolite inerenti le occupazioni abusive degli immobili. A tal proposito, infatti, è istituito un fondo con una dotazione di 62 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. Le modalità di accesso, da parte dei Comuni, alle
erogazioni del fondo, saranno stabilite da un decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città ed autonomie locali.
Esenzione IMU per gli immobili dell’Accademia Nazionale dei Lincei
Un’altra novità IMU per l’anno 2023 è la prevista esenzione dell’imposta per l’Accademia Nazionale dei Lincei anche per gli immobili, facenti capo alla stessa (anche se non direttamente utilizzati per le finalità istituzionali). Questa esenzione è contemplata nei commi 639 e 640 della finanziaria 2023. Ma tanti si chiederanno: che cos’è l’Accademia Nazionale dei Lincei?
L’Accademia Nazionale dei Lincei è una delle istituzioni scientifiche più antiche d’Europa. La sua fondazione è legata agli intenti di costituire una sede finalizzata ad incontri rivolti allo sviluppo delle scienze. E’ stata fondata a Roma nel 1603 da Francesco Stelluti, Johannes van Heeck, Federico Cesi, Anastasio De Filiis. L’Accademia prese il nome dalla lince, proprio per mettere in analogia la sua minuziosa, attenta ed incisiva attività con lo sguardo acuto che è attribuito a questo animale.
Proroga esenzioni per le abitazioni dei Comuni colpiti dal sisma
Una ulteriore novità IMU 2023 è la proroga delle esenzioni concesse per i fabbricati divenuti inagibili a seguito di particolari eventi sismici che hanno colpito diverse zone dell’Italia nei vari anni. In particolare si fa riferimento ai terremoti del 2016 nel Centro Italia e del 2012 in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Queste proroghe sono state previsti dai commi 750 e 768 della medesima legge finanziaria n. 197/2022.
Nuova ILIA al posto dell’IMU per il Friuli Venezia Giulia
Un’altra novità IMU, a partire dall’anno 2023, riguarda la sostituzione dell’IMU con una nuova imposta chiamata ILIA (Imposta Locale Immobiliare Autonoma) ma solo per il per la Regione Friuli Venezia Giulia. A prevedere questo cambio sono stati i commi 834, 835 e 836. In particolare il comma 834 dispone il “via libera“, per la Regione Friuli Venezia Giulia, all’applicazione della legge regionale 14 novembre 2022, n. 17. Tale norma, prevede, quindi, l’istituzione e la contemporanea sostituzione dell’IMU con l’imposta locale immobiliare autonoma (ILIA).
Si precisa che questa norma, inoltre, prevede, anche, la deducibilità dell’ILIA dal reddito d’impresa e di lavoro autonomo a partire dal 1 Gennaio 2023. Ribadiamo, comunque, che queste disposizioni riguardanti l’abolizione dell’IMU in favore del’ILIA sono valevoli ed applicabili solo per il Friuli Venezia Giulia e non per tutto il resto delle regioni italiane.
Novità IMU 2023 per proroga dichiarazione IMU per l’anno 2021
Ancora una novità IMU 2023 e questa volta è collegata al recente “decreto Milleproroghe”. L’articolo 3, comma 1, del predetto D.L. n. 198/2022 ha, infatti, ulteriormente prorogato al 30 giugno 2023 il termine per la presentazione della dichiarazione IMU riguardante l’anno d’imposta 2021. Ricordiamo che “Decreto Semplificazioni” (articolo 35, comma 4, D.L. 73/2022) aveva già differito di sei mesi il termine di presentazione della sopra citata dichiarazione IMU, prorogandolo dal 30 giugno 2022 al 31 dicembre 2022.
I suggerimenti della redazione di TributiComunali.it
In questo articolo abbiamo parlato delle importanti novità IMU a partire dall’anno 2023. Qui appresso, invece, vi riportiamo alcuni link a dei nostri importanti articoli che vi consigliamo di leggere.
- Prescrizione IMU e TASI non pagata per gli anni precedenti.
- Riduzione IMU fabbricati inagibili;
- IMU residenti estero: le novità a partire dal 2021.
- Le novità IMU 2019.
- Termine approvazione tariffe TARI 2020.
- Cos’è l’imposta di soggiorno.
- Acconto IMU 2023: Come effettuare il calcolo.
- Per non pagare IMU seconda casa: cosa fare?