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Addizionale IRPEFTributi Statali

Addizionale IRPEF comunale quanto si paga ?

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Addizionale IRPEF comunale quanto si paga, come si calcola, cos’è, chi la paga, da chi è dovuta ? Sono in tanti ad avere dubbi su questo argomento e sulle aliquote. Quindi, è giusto, con questo articolo, dare tutte delucidazioni del caso. L’addizionale comunale all’IRPEF (acconto e saldo trattenuti in busta paga) è un’imposta che incide sul nostro reddito complessivo. La sua applicazione e l’approvazione delle aliquote rientra nelle facoltà dei Comuni. Pertanto, spetta ai Comuni decidere di istituire o meno questa imposta.

E’ anche compito del Comune decidere, eventualmente, l’aliquota da applicare sul reddito dei vari contribuenti e le soglie di reddito entro le quali si può essere esentati dal pagarla. Questa imposta si applica sul reddito da lavoro autonomo, da lavoro dipendente ed anche su quello derivante da pensione.


Dettagli importanti sull’addizionale comunale IRPEF e le aliquote

Se vogliamo andare a fondo sulle origini dell’addizionale comunale IRPEF, prescindendo da quanto di paga, bisogna ricordare che è nata col Decreto Legislativo n. 360 del 28 Settembre 1998. L’intendimento dello stato è stato quello di riconoscere, ai Comuni, dei trasferimenti per il loro sostentamento e la gestione delle loro importanti attività di enti locali.

La presente imposta addizionale IRPEF è pressoché simile, come concezione, agli altri tributi applicati sul reddito delle persone fisiche. I criteri giuridici, cioè, seguono, in linea di massima, quelli caratterizzanti le altre imposte sui redditi. Anche i criteri con cui viene versata sono simili. Per essere soggetti alla tassazione sull’addizionale comunale IRPEF bisogna percepire dei redditi.

Anche una semplice proprietà immobiliare è soggetta all’addizionale comunale IRPEF. Alla stessa stregua delle altre imposte sui redditi, incide sul contribuente in misura proporzionale al suo reddito. Di conseguenza ad un reddito maggiore, corrisponderà il versamento di un’imposta più alta considerato che, al reddito, verrà applicata l’aliquota vigente ed approvata dal Comune.

Alla domanda “quanto paga il cittadino contribuente di addizionale comunale IRPEF” occorre rispondere nel modo seguente. Pagherà in funzione dell’aliquota vigente ed approvata dal Comune in cui ha la residenza anagrafica. Per i cittadini italiani residenti all’estero, naturalmente, si terrà conto della residenza AIRE (anagrafe italiani residenti all’estero).

Tale residenza AIRE corrisponde a quella dell’ultimo Comune italiano in cui il cittadino è stato residente. Quindi, ponendo che l’ultima residenza italiana è stata Milano, il cittadino residente all’estero pagherà l’addizionale comunale IRPEF in base all’aliquota vigente in quest’ultima città lombarda. Questa imposta è applicata solo alle persone fisiche. Pertanto, ne sono escluse le società o gli enti in generale.

La gestione del gettito sull’addizionale comunale IRPEF

E’ importante sottolineare che la gestione del gettito sull’addizionale comunale IRPEF non è esclusiva dei Comuni. Infatti, il contribuente versa l’imposta nelle casse statali. Il gettito, quindi, viene gestito dall’amministrazione finanziaria. Le addizionali e l’IRPEF vera e propria confluiscono in un unico fondo. Lo stato la versa ai Comuni dopo averla incassata dai contribuenti.

Questo aspetto fa perdere, all’imposta in questione, le caratteristiche di “tributo locale” visto che non viene versata, dal contribuente, direttamente al Comune. Riguardo i dipendenti statali, regionali o comunali, sarà l’ente presso cui si presta servizio a trattenere, in busta paga, il gettito relativo all’addizionale comunale IRPEF. La stessa cosa si può dire per i dipendenti delle ditte private. Chi ha un’attività di lavoro autonomo, provvederà a versare direttamente il tributo.

L’aliquota massima applicabile

Come indicato sopra, l’aliquota sull’addizionale comunale IRPEF è approvata dai Comuni. Gli enti, quindi, hanno hanno la potestà decisionale su quanto si paga. Esistono, però, dei limiti al di là dei quali gli enti non possono andare. In tale circostanza, il limite massimo dell’aliquota è dello 0,8%. Per capire in base a quale aliquota state pagando l’addizionale IRPEF, potete rivolgervi al vostro Comune di residenza.

In alternativa, potete verificare la delibera comunale direttamente dal sito dell’ente nella sezione “trasparenza” oppure “atti amministrativi”, “delibere”, ecc. Ovviamente, ogni Comune ha una struttura del portale in maniera personalizzata e, quindi, troverete terminologie differenti. Riguardo l’aliquota massima applicabile all’utenza, possono esistere delle deroghe. E’, per esempio, il caso della capitale d’Italia Roma nella è possibile adottare un’aliquota fino allo 0,9%.

L’eventuale fascia di esenzione

I Comuni, dal 2007, possono approvare un tetto di esenzione dell’addizionale comunale all’IRPEF. E’ stata riconosciuta, pertanto, agli enti comunali, l’opzione di prevedere un limite di reddito entro il quale esentare i cittadini contribuenti dal pagamento del tributo. Nel caso in cui il Comune recepisse tale facoltà, non bisognerà pagare l’addizionale IRPEF comunale fino ad un certo ammontare di reddito.

E’, quindi, importante verificare questo aspetto presso il vostro Comune stando sempre attenti a controllare, annualmente, l’entità del vostro reddito. Ciò vi darà conferma circa l’obbligo o meno del versamento dell’imposta in questione. I Comuni, inoltre, hanno anche la facoltà di deliberare varie aliquote.

In tal caso, però, gli enti devono allineare la differenziazione delle aliquote agli scaglioni di reddito esistenti per l’IRPEF principale. Se, quindi, il Comune opta per l’applicazione di differenti aliquote, che terranno conto dell’entità del vostro reddito, occorrerà fare molta attenzione alla fascia di reddito in base alla quale versare l’imposta.

Nel caso in cui siate dipendenti, sarà la vostra azienda a gestire la verifica di questi aspetti. Nel caso in cui gestiate una ditta individuale sarà il vostro consulente ad occuparsene. Ma se avete un minimo di dimestichezza con i numeri, potete voi stessi effettuare queste verifiche che vi daranno contezza delle aliquota effettiva da tenere in considerazione per il versamento dell’addizionale comunale IRPEF.

Modalità di versamento dell’addizionale comunale IRPEF

In questo articolo abbiamo visto quanto si paga per l’addizionale comunale IRPEF ma è anche importante sapere come si paga. La modalità è simile alla canonica IRPEF nazionale. Infatti, il pagamento viene effettuato in acconto e saldo. Il saldo viene conguagliato in sede di dichiarazione dei redditi. Riguardo l’acconto per l’anno successivo, viene versato per il 30% rispetto a ciò che si è versato per l’anno corrente.

Come conoscere l’aliquota addizionale IRPEF di un Comune

Sarà capitato a tanti di voi di voler conoscere l’aliquota dell’addizionale IRPEF del vostro Comune. Ma come fare per venirne a conoscenza ? Il metodo più diretto è quello di telefonare agli uffici ragioneria dei vostri enti. Ma spesso è un pò complicato riuscire a parlare con dei funzionari addetti. Pertanto, vi consigliamo di consultare questa informazione direttamente sul web. Potete visitare la seguente pagina: verifica l’aliquota del tuo Comune. Dopo essere entrati nella pagina basta digitare il nome del vostro Comune.

Compensazione in dichiarazione dei redditi

Come accade per buona parte dei tributi, anche l’addizionale comunale IRPEF può essere soggetta a compensazione. Pertanto, i debiti ed i crediti risultanti dalla dichiarazione dei redditi (sia essa presentata con modello unico o 730 con sostituto d’imposta) possono essere compensati. Con il nuovo modello precompilato tutto eventuali debiti o crediti dovrebbero già risultare dal sistema.

E’ consigliabile, però, controllare sempre i dati contabili inseriti nel modello precompilato che è visibile sulla posizione “fisconline“. Se vi siete affidati ad un professionista per la compilazione della dichiarazione (commercialista, CAF, ragioniere, ecc..) sarà sua cura verificare tutti questi aspetti. In ogni caso, consigliamo a tutti di aprire un account fisconline presso l’agenzia entrate.

E’ molto utile per i tanti servizi che l’agenzia mette a disposizione dei contribuenti (cassetto fiscale, dichiarazioni dei redditi e tanti altro). Vi consigliamo, a tal proposito, di leggere un articolo di questo blog che delucida su tutte le importanti funzioni e servizi dell’account fisconline. Cliccate qui per leggerlo: cassetto fiscale fisconline.

Il codice tributo dell’addizionale comunale IRPEF

Nei casi di pagamenti dell’addizionale comunale IRPEF il codice tributo da utilizzare nel modello F24 sono i seguenti: 3843 e 3844. Se, invece, vanno pagati anche degli interessi per pagamento dilazionato, il codice tributo è 3857. Nel caso di sanzione per versamento dell’addizionale comunale IRPEF su ravvedimento operoso, il codice tributo da utilizzare è 8926.

Suggerimenti della redazione su altri articoli del blog

In questo articolo abbiamo affrontato l’importante argomento: Addizionale IRPEF comunale quanto si paga. Una disamina attenta e dettagliata su tutta l’imposta che aiuta il contribuente a verificare tanti aspetti per un corretto versamento del tributo. Qui appresso vi indichiamo alcuni link che vi danno la possibilità di leggere importanti articoli da non perdere.

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