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Scaglioni IRPEF 2023 – 2024: le possibili novità del decreto ponte

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Scaglioni IRPEF 2023 – 2024: un importante passo avanti è stato fatto con il decreto ponte sullo stretto del 16 Marzo 2023. Questo decreto ha messo le basi per la modifica degli scaglioni IRPEF 2023 da 4 a 3. Sono stati stimati risparmi per un ammontare che va da 60 a 700 € per ogni famiglia. Gli scaglioni IRPEF vigenti per il 2022 (che sono stati confermati anche per il 2023) sono stati 4 e cioè i seguenti.

  • 1° scaglione: reddito compreso tra 0 € e 15.000 €. Per tale scaglione di reddito, l’aliquota IRPEF è del 23%.
  • 2° scaglione: reddito compreso tra 15.001 € e 28.000 €. L’aliquota IRPEF, in questo caso, è del 25%;
  • 3° scaglione: reddito compreso tra 28.001 € e 50.000 €. A questo scaglione corrisponde un’aliquota IRPEF del 35%;
  • 4° scaglione: reddito superiore a 50.000 €. In tale caso l’aliquota IRPEF è pari al 43%.

Scaglioni IRPEF 2023

Per l’anno 2023 gli scaglioni IRPEF, con ogni probabilità, rimarranno quelli del 2022 (che abbiamo indicato sopra nel precedente paragrafo). La nuova tassazione, che prevede le tre aliquote IRPEF, dovrebbe, pertanto, partire dall’anno 2024 o, al massimo, entro 24 mesi dall’adozione del decreto. Il presente decreto Ponte sullo Stretto ha, anche, previsto la revisione delle tax expenditures e l’estensione della “No tax area” (quindi il limite di reddito non soggetto a tassazione) ai lavoratori dipendenti ( 8.174) e pensionati ( 8.500).


Con l’espressione Tax expenditures ci si riferisce all’insieme delle agevolazioni fiscali riconosciute ai contribuenti. Ci si riferisce, in sostanza, alle detrazioni e deduzioni d’imposta, ai crediti d’imposta , alle aliquote ridotte, cedolare secca sugli affitti ed a tanti altri benefici fiscali.

Riguardo le attività economiche, il decreto ha previsto una riduzione della vigente aliquota IRES a favore di chi assume e/o investe. E’ prevista, inoltre, una graduale eliminazione dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP). Queste misure, di conseguenza, dovrebbero portare ad una consistente diminuzione della tassazione ed uno sperato aumento dei consumi.

Quali sono gli obiettivi della riforma fiscale?

Con il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri (CDM) il 16 Marzo 2023, viene ridisegnato l’attuale sistema fiscale che risulta vigente sin dagli anni settanta. Gli obiettivi sono quelli di semplificare il sistema fiscale e, contestualmente, ridurre la pressione tributaria sui contribuenti. Come detto sopra, tale riforma potrebbe essere attuata entro 24 mesi dall’entrata in vigore della predetta legge delega. Con la semplificazione del sistema fiscale, e conseguente riduzione della pressione tributaria, si prevede un aumento degli investimenti, assunzioni e consumi.

Scaglioni IRPEF 2022 – 2023 – 2024 cosa cambia e quando

Le disposizioni sulla tassazione IRPEF (Imposta sul reddito delle Persone Fisiche), sono contenute all’interno del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) di cui al D.P.R. n. 917/1986. Com’è noto, questa imposta (la più nota all’interno del sistema tributario italiano) mira a tassare il reddito d’impresa, da lavoro dipendente e i redditi assimilati. La legge finanziaria 2023, nella sostanza, non ha previsto importanti variazioni per l’IRPEF. Novità erano, invece, intervenute l’anno precedente. Infatti, per il 2022 le aliquote sono scese da 5 a 4.

Come già indicato, gli scaglioni IRPEF 2023, e le relative aliquote, rimangono uguali rispetto all’anno 2022 ed esattamente come sotto indicato.

  • 1° scaglione: reddito compreso tra 0 € e 15.000 €. Per tale scaglione di reddito, l’aliquota IRPEF è del 23%.
  • 2° scaglione: reddito compreso tra 15.001 € e 28.000 €. L’aliquota IRPEF, in questo caso, è del 25%;
  • 3° scaglione: reddito compreso tra 28.001 euro e 50.000 €. A questo scaglione corrisponde un’aliquota IRPEF del 35%;
  • 4° scaglione: reddito superiore a 50.000 €. In tale caso l’aliquota IRPEF è pari al 43%.

Scaglioni IRPEF 2023 ed aliquote: vediamo insieme come fare il calcolo

In questo paragrafo vogliamo aiutarvi a fare alcuni calcoli sulle somme di IRPEF dovute in base ad una diversità di redditi. Se teniamo in considerazione gli scaglioni di reddito IRPEF 2023 (e le relative aliquote) indicati sopra, chi ha un reddito di € 15.000, pagherà una IRPEF di € 3.450. Questo è l’esempio più semplice in quanto si ha a che fare con un solo scaglione di reddito e cioè quello fino a 15.000 € (cioè il primo).

Chi, invece, ha un reddito di € 28.000 dovrà fare un calcolo dell’IRPEF 2023 dovuto sulla base di due scaglioni di reddito. In totale, pagherà, in totale, una IRPEF di € 6.700 (cioè € 3.450 per lo scaglione fino a € 15.000 ed € 3.250 in funzione dell’altro scaglione) e così via per i redditi più alti. In pratica, ai vari redditi si applica il principio della progressività, previsto dalla Costituzione all’art. 53.

Pertanto, si applica l’aliquota più bassa per i redditi riconducibili al primo scaglione. Ne deriva, quindi, che l’aliquota appartenente al secondo scaglione si applica solo sulla parte di reddito che eccede il primo scaglione. Ciò significa che chi ha un reddito di € 28.000 non pagherà l’IRPEF al 25% su tutto il reddito ma solo su € 13.000 cioè la parte di reddito che eccede i 15.000 €.

Altre precisazioni sul calcolo dell’IRPEF 2023

E’ chiaro che per calcolare la quota di IRPEF bisogna partire dall’importo lordo dello stipendio o, comunque dal reddito lordo (nel caso di azienda). Da tale coefficiente occorre sottrarre gli oneri deducibili (per esempio contributi previdenziali). Sul reddito netto deve essere applicata l’aliquota IRPEF adeguata in base agli scaglioni 2023. Se il contribuente ha anche delle detrazioni d’imposta le può sottrarre direttamente dall’imposta lorda.

Infatti, la detrazione fiscale è quella spesa che il contribuente può sottrarre direttamente dalle imposte lorde. Le detrazioni fiscali sono simili alle deduzioni ma si differenziano da quest’ultime in quanto vengono detratte direttamente dall’imposta e non dal reddito. Esempio di detrazioni d’imposta sono gli interventi di ristrutturazione edilizia o energetica (ecobonus), spese sanitarie, spese per l’istruzione secondaria e universitaria, spese per attività sportive praticate da ragazzi (minorenni), ecc.

Le eventuali nuove aliquote IRPEF per il 2024

Riguardo ai nuovi scaglioni IRPEF, che potrebbero essere in vigore già dal 2024, ci sono due ipotesi in fase di studio. Le esaminiamo qui sotto partendo dalla prima.

  • 1° scaglione – Redditi fino a 15.000 € – Aliquota 23%.
  • 2° scaglione – Redditi da 15.001 € a 50.000 € – Aliquota 28%.
  • 3° scaglione – Redditi oltre 50.000 € – Aliquota 43%.

La seconda ipotesi agevola i redditi fino a 28.000 € applicando loro l’aliquota del 23% e penalizza quelli fino a 50.000 €. Ma vediamo, qui sotto, nel dettaglio, tutte e tre gli scaglioni della seconda ipotesi.

  • 1° scaglione – Redditi fino a 28.000 € – Aliquota 23%.
  • 2° scaglione – Redditi da 28.001 € fino a 50.000 € – Aliquota 33%.
  • 3° scaglione – Redditi oltre 50.000 € – Aliquota 43%.

Le novità ponte sullo stretto di Messina

Con lo stesso decreto del 16 Marzo 2023, il Consiglio dei Ministri ha stretto i tempi sulla tanto famigerata quanto grande opera del ponte sullo stretto di Messina. Gli obiettivi che si prefigge di raggiungere il Governo sono quelli di arrivare all’approvazione del progetto entro il 31 Luglio 2024. Dopo tale data dovrebbero essere avviati i lavori. La predetta data del 31/07/2024 è stata indicata nella bozza del decreto. Ci si augura che tali date possano essere confermate e che, finalmente, questa opera, dopo tanti anni di discussioni e proclami, raggiunga la sua realizzazione. E’ fuor di dubbio che quest’opera, se realizzata, rappresenterà un’importante via di comunicazione tra la Sicilia ed il resto d’Italia.

I suggerimenti della redazione di TributiComunali.it

In questo articolo abbiamo illustrato le novità sugli scaglioni IRPEF scaturite dal Consiglio dei Ministri del 16 Marzo 2023. A seguito di tale C.D.M. è emerso che gli scaglioni IRPEF 2023 rimarranno inalterati e che le modifiche saranno in vigore, con ogni probabilità, entro 24 mesi dall’adozione del decreto (cioè 2023 o 2024). Abbiamo anche indicato le possibili ipotesi circa i nuovi scaglioni IRPEF che potrebbero essere già operativi dal 2024 (anziché dall’anno 2023). Qui sotto, invece, vi segnaliamo diversi link che vi consentiranno di leggere altri interessanti articoli del nostro blog.

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