Bolletta Tassa Rifiuti (TARI). I mq a ruolo

Bolletta Tassa Rifiuti (TARI). I mq a ruolo

Questo articolo vuole fare un’analisi dettagliata sul calcolo della vostra bolletta Tassa Rifiuti (TARI) e dei mq iscritti a ruolo. Per far ciò l’articolo prende in esame vari aspetti che hanno caratterizzato la tassazione sin da quando il tributo si chiamava TARSU. Da allora ha subito tante variazioni per espresse disposizioni di legge.

Da circa 12 anni il carico tributario della bolletta Rifiuti è andato aumentando. Tanti comuni italiani sono passati da una gestione in economia ad una gestione esternalizzata. Nel primo caso gli enti gestivano con con propri mezzi, proprio personale, proprie discariche e proprie spese generali, con chiari risparmi. Con lo svolgimento del servizio da parte di ditte esterne, i costi sono chiaramente lievitati.

In alcuni comuni l’aumento ha toccato complessivamente anche tetti del “mille per cento” dal 2005 ad oggi. Fino al 2005 è stata in vigore la la vecchia TARSU (Tassa per lo Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani). I parametri di tassazione, su fondava la TARSU, erano solo solo i mq dell’abitazione. Dal 2005 ad oggi, varie sono le terminologie e le basi di calcolo che si sono susseguite.

Dalla TARSU, dopo qualche anno, si è passati alla TIA (Tariffa di Igiene Ambientale). Nel 2013 è arrivata la TARES (Tassa sui Rifiuti e Servizi). Dal 2014 ad oggi, la Legge n. 147/2013, ha introdotto la IUC. Con la IUC la tassa ha assunto la denominazione di TA.RI. (Tassa Rifiuti). Un alternarsi di termologie e variazioni normative che ha messo tutti in difficoltà.

I costi fissi e variabili per il calcolo della bolletta Tassa Rifiuti (TARI)

Ma le difficoltà “tecnico – normative” vanno senz’altro in secondo piano. Il problema maggiore è rappresentato dall’enorme carico tributario lievitato in così pochi anni. I mq ed il nucleo familiare sono i parametri utilizzati oggi per il calcolo del tributo. Tali mq sono rappresentati dalla sola superficie interna. Sono esclusi muri perimetrali, balconi e terrazzi. I mq rappresentano i costi fissi. Il nucleo familiare, invece, la parte la parte variabile.

I Comuni approvano annualmente le tariffe in funzione dei piani finanziari deliberati dai Consigli Comunali. I piani vengono approvati sulla scorta dei dati presenti negli uffici contabili. Detti piani finanziari rappresentano il riepilogo dei costi che un comune pensa di sostenere per l’anno di riferimento. I piani finanziari si fondano, comunque, su documentazioni ufficiali. E’ evidente che le tariffe aumentano con l’aumentare dei costi.

Ma le famiglie come reagiscono a questo caro-bollette ??

Bisogna ammettere che molte sono le famiglie che presentano reclami presso gli uffici comunali sui costi alti delle bollette. Allo stesso tempo, tanti sono coloro che chiedono dei lunghi piani di rateizzazione visti gli importi alti da pagare. Ma, purtroppo, ciò deve anche incrociarsi con quanto stabilito dai regolamenti comunali e, quindi, non sempre è possibile ottenere lunghi frazionamenti dei pagamenti.

Ma perchè oggi gli importi delle bollette TARI sono abbastanza elevati ??

Gli importi alti dipendono, in gran parte, dai parametri che caratterizzano l’attuale tassazione. Infatti, la base di calcolo si fonda su una”parte fissa” costituita dai metri quadrati della casa e su una”parte variabile” rappresentata dal numero dei componenti il nucleo familiare. Importante sottolineare che la parte variabile influisce solo per l’abitazione e non anche per le pertinenze. Il garage, le cantine, le stalle e tutto ciò che è a sostegno dell’abitazione sono delle pertinenze.

Ma, forse, l’aspetto più importante, e che ha fatto incrementare notevolmente gli importi delle bollette, sta nei maggiori costi che l’ente deve sostenere per trasportare e smaltire i rifiuti. Sono, infatti, lontani i tempi in cui ogni comune (o quasi) aveva la sua discarica, i suoi dipendenti ed i suoi mezzi per gestire tutto il servizio. Quelli erano i tempi in cui la media delle bollette delle famiglie italiane si attestava le 50.000 lire (25,82 Euro) e le 100.000 lire (51,64 Euro).

Da quei tempi ad oggi tante discariche sono state fatte chiudere (in quanto non regolamentari) ed oggi tanti enti sono costretti a fare centinaia di chilometri per smaltire i propri rifiuti. Tutto questo richiede un impiego di risorse non indifferenti (dipendenti, carburante, manutenzione mezzi, ecc.). Queste risorse comportano un incremento notevole dei costi che un comune deve sostenere e che ricade su tutta l’utenza.

Ma come fare per verificare se paghiamo la TARI per i giusti mq ??

Verificare i mq complessivi presenti nella bolletta Tassa Rifiuti (TARI), è e fare un calcolo sull’importo complessivo, è molto semplice. Vi sono due possibilità. La prima è quella di fare una visura catastale sia dell’abitazione che delle eventuali pertinenze. Nelle pertinenze, che sono riconoscibili per il fatto che hanno le categorie C2, C6 e C7, i mq sono indicati alla voce “consistenza”. Anche la maggior parte delle abitazioni, dal mese di Novembre 2017, riportano i mq nella visura catastale. Questo dato è indicato alla voce “superficie catastale

In corrispondenza di questo campo trovate due valori. Quello utile è il secondo e cioè “Totale escluse aree scoperte”. Questo valore è, però, inserito al lordo dei muri perimetrali. La superficie dei muri si può calcolare in misura forfettaria del 15-20% circa. La differenza tra il “Totale escluse aree scoperte” ed il totale muri, vi da la superficie utile. E’, questo, un valore indicativo visto che il calcolo dei muri può essere ricavato solo in via forfettaria.

Il secondo modo per ricavare le misure di casa vostra (o delle pertinenze) è ricavarle dalla planimetria. In tal caso il calcolo dei mq della vostra bolletta Tassa Rifiuti (TARI) è senz’altro più preciso. Il dato planimetrico è, senz’altro, molto più vicino al dato reale. In tale ultimo caso la percentuale di errore molto bassa. Il problema può essere non riuscire a trovare le planimetria. Se così fosse, potete rivolgervi al vostro tecnico professionista (geometra, ingegnere,architetto, ecc..). In alternativa, potete provare a trovarla presso gli uffici tecnici del comune.

Ricavati i mq di casa vostra ai fini della bolletta Tassa Rifiuti TARI, cosa bisogna fare per il calcolo ??

Dopo avere verificato i mq complessivi risultanti dagli atti, potete confrontarli con quelli presenti nella bolletta Tassa Rifiuti (TARI) che vi ha inviato il comune. Verificate sia la superficie dell’abitazione sia quella delle pertinenze. Poi accertatevi che sulle pertinenze non è conteggiata la parte variabile e cioè il nucleo familiare. Se fosse conteggiata anche sulle pertinenze una richiesta di rimborso per la somma versata e non dovuta. Poi, chiedete anche la rettifica della bolletta anche per il futuro.

Però, i due parametri utilizzati, con prevalenza, oggi per il conteggio dell’imposta, e che abbiamo illustrato sopra, rappresentano un metodo di calcolo, per la bolletta Tassa Rifiuti (TARI), non proprio impeccabile. Infatti, da più parti vengono manifestate contestazioni sul fatto che si tratta di parametri che, non consentono di avvicinarsi molto ai dati reali. Ciò che molti lamentano è che né i mq né il nucleo familiare possono rappresentare una misura perfettamente in linea con i rifiuti materialmente prodotti.

Quindi occorre rendere la tassazione Tassa Rifiuti più equa !!

In pratica, tanto per fare un esempio, in una casa con 50 mq, possono anche essere prodotti più rifiuti rispetto ad un’altra abitazione di mq 100. Allo stesso modo un nucleo familiare di due persone potrebbe anche produrre più rifiuti di una famiglia composta da tre persone. Pertanto, gli attuali parametri utilizzati per il calcolo della bolletta Tassa Rifiuti (TARI) potrebbero non essere impeccabili. E’ chiaro che il metodo più corretto, ragionevole e che mette d’accordo tutti è quello di far pagare in maniera proporzionale ai rifiuti prodotti e consegnati al Servizio Rifiuti. 

Poi, bisognerebbe anche dare la possibilità di scontare nella bolletta Tassa Rifiuti (TARI), tutti i materiali riciclabili che l’utente consegna al servizio rifiuti. In tanti comuni utilizzano già questi sistemi, anche in maniera immediata grazie a sistemi “on line” che sfruttano l’utilizzo di codici a barre o altri metodi. Ma forse siamo ancora lontani dal vedere decollare, in maniera massiva, in tutta Italia questo metodo che può essere definito, in una sola parola, giusto.

Ma la bolletta Tassa Rifiuti (TARI) delle attività commerciali TARI è anche onerosa ??

Le bollette delle attività commerciali sono ancora più alte rispetto a quelle delle abitazioni. In tale settore, infatti, gli importi raggiungono, spesso, cifre eccessive. Ad essere maggiormente colpiti dal “caro tariffe”sono attività tipo ristoranti, pizzerie, pescherie, vendita frutta e verdura, hotel con o senza ristorante, ecc. Il legislatore potrebbe rivedere la normativa sui rifiuti e trovare delle soluzioni per ridurre i costi.

Si potrebbero trovare diverse soluzioni al fine di migliorare tutto il sistema rifiuti. Una delle più importanti potrebbe essere quella di creare nuove discariche. Ciò favorirebbe una sensibile riduzione dei costi. Come sopra sottolineato, infatti, tanti sono i comuni costretti a percorrere centinaia e centinaia di chilometri per andare a depositare i rifiuti ricevuti dalla cittadinanza.

Chi occupa l’abitazione solo per qualche settimana all’anno quanto paga di Tassa Rifiuti ??

I cittadini non residenti, nella maggior parte dei comuni italiani hanno una bolletta tassa rifiuti (TARI) con riduzione (Leggi l’articolo) e, quindi, molto più leggera. Infatti, per queste tipologie di abitazioni, gli enti applicano il 20-30 % circa di riduzione. Per fortuna, chi non risiede paga, in genere, per una sola persona. Questo contribuisce ad attenuare abbastanza il carico tributario. Comunque, gli importi, anche considerando le riduzioni, rimangono piuttosto alti.

Infatti, chi abita solo per poche settimane all’anno produce pochi rifiuti. Ma, purtroppo, alla luce degli attuali parametri, sono poche le possibilità di ridurre la tassazione. In ogni caso è importante verificare se in bolletta è presente la riduzione come “non residenti”. Se non è presente, occorre idonea richiesta. Qui sotto è possibile scaricare il fac-simile del modello di richiesta di riduzione per soggetti “non residenti”. E possibile personalizzarlo con i vostri dati.

Ecco perché la svolta sarebbe pagare la bolletta Tassa Rifiuti TARI in base al peso conferito !

Intanto, bisogna sottolineare che, sono ancora tanti i comuni che hanno una bassa percentuale di differenziazione dei rifiuti. In tal caso il risultato che ne deriva è che tanti materiali come plastica, vetro, carta, lattine, ecc.. non vengono riciclati. In tal caso, detti materiali finiscono nella cosiddetta “indifferenziata” che andrà macerata e, conseguentemente, distrutta. Il risultato che ne deriva è una perdita di economie.

E’ di tutta evidenza che il riciclo di materiali porta economie e dà la possibilità, ai cittadini, di abbattere i costi delle bollette. Però, probabilmente, i crediti che vengono riconosciuti agli utenti sono ancora al di sotto delle aspettative. Quindi, i bassi importi riconosciuti a credito non stimolano a sufficienza i cittadini a differenziare i rifiuti.

Ma perché in tutto il meccanismo di raccolta dei rifiuti (comprendendo in esso sia gli enti che i soggetti gestori e gli stessi utenti) non si riesce a compiere il vero salto di qualità ?? Certamente, sono tanti i comuni virtuosi che hanno fatto registrare notevoli passi avanti. Negli ultimi anni, infatti, sia in termini di educazione al riciclo sia sulla massimizzazione economica del medesimo riciclo ed il reimpiego delle stesse materie riciclabili si è registrata una crescita sensibile.

In questi enti virtuosi, con enorme plauso, le amministrazioni sono riuscite a mantenere la bolletta TARI – Tassa Rifiuti su cifre nettamente al di sotto delle medie nazionali. Ma, di contro, purtroppo, sono ancora tanti i comuni che devono fare molti passi avanti sull’argomento sia in termini di gestione del servizio che di contenimento dei costi complessivi.

Tanti Stati esteri sono molto più avanti nella raccolta rifiuti

Fa rabbia che tanti stati, anche vicini all’Italia come, per esempio, la Svizzera e la Germania gestiscono da decenni, ed in maniera impeccabile, il servizio di raccolta. Ma oltre alla gestione certosina consistente nella puntuale ed educata cura dello smaltimento, i costi per i cittadini sono assolutamente contenuti e nettamente più bassi rispetto a quelli italiani.

Quello che fa ancora più meraviglia è che in tale e predetti stati esteri hanno anche realizzato vari centri di raccolta e smaltimento rifiuti all’interno delle città ed i relativi impianti, che sono assolutamente a norma e “non inquinanti”, oltre a dare lavoro a tante famiglie, riescono anche a produrre energia da impiegare per riscaldamento o per altri usi.

Ma perché è così difficile fare la stessa cosa anche in Italia ??

E’ una domanda alla quale è molto complicato potere dare una risposta. In tali stati è davvero molto semplice (ed immediatamente remunerativo) anche riciclare materiali come, per esempio le bottiglie di plastiche o di vetro. Vi sono, infatti, apposite macchinette all’interno delle quali possono essere inseriti detti materiali. Queste macchine sono in grado di restituire immediatamente il valore corrispondente in denaro in base al numero di contenitori che sono stati inseriti in esse.

La prova di ciò è nel seguente video

A quanto pare è molto difficile che l’Italia possa adeguarsi ad un simile e straordinario metodo, eppure non dovrebbe essere molto complicato metter in atto anche qui questo sistema. Siamo a confine con la Germania e con la stessa Svizzera e non dovrebbe essere così difficile emularli !! Perché, nel corso dei secoli non si è riusciti ad importare, da queste nazioni i modelli, gli stili,le metodologie ed i modi di fare ?? Forse tale dubbio rimarrà un mistero per sempre e non riusciremo mai a capirne il perché.

Ma in fondo, sarà lo stesso motivo per il quale non siamo riusciti ad emularli sotto il profilo della condotta generale, nei modi di fare quotidiani, nella capillare gestione informatica dei tributi locali – comunali e statali, nella gestione dei servizi sanitari e scolastici, insomma nelle “precisione generale” ed in quella sorta di “piccolo rigore” e “meticolosità” che li contraddistingue. Forse dall’alto manca il vero “input” che è quello che occorre alla nostra nazione per raggiungere certi standard.

Alcuni esempi di Comuni virtuosi in Italia sulla Raccolta Rifiuti

Ma, per fortuna, come sopra evidenziato, esistono tante realtà italiane in cui la raccolta differenziata è condotta in maniera sana, economica ed efficiente e soprattutto, genuina. Una di queste realtà, piuttosto singolare, è rappresentata dal Comune di Castelbuono in Sicilia (provincia di Palermo). In questa storica cittadina la raccolta viene effettuata proprio particolare tramite gli asini.

Conoscere le riduzioni comunali sulla Tassa Rifiuti (TARI) per un giusto calcolo della bolletta

E’ anche molto importante conoscere le riduzioni applicate dai vari comuni per particolari casistiche. Se non ci si informa presso gli enti o se non si leggono i relativi regolamenti TARI, si rischia di perdere delle opportunità per pagare di meno di bolletta Tassa Rifiuti. Cliccando sul seguente link, è possibile consultare un interessante articolo del presente blog su tale argomento: Tassa Rifiuti. Occhio alle riduzioni !!! Una possibile riduzione può essere quella attribuita alle famiglie che hanno componenti che trasferiscono il domicilio in altri Comuni. Cliccando qui si può leggere l’importante articolo.

Come pagare la Tassa Rifiuti

La bolletta sulla Tassa Rifiuti può essere pagata in vari modi. Il più comune metodo è quello del modello F24. In tal caso il codice tributo da utilizzare è 3944. Insieme al codice tributo va inserito il codice comune che varia da ente ad ente. Vi sono comuni che utilizzano anche il classico bollettino postale per far pagare la tassa rifiuti ai cittadini. Ma la TA.RI. (Tassa Rifiuti) può anche essere pagata con il metodo del bonifico bancario.

Una raccomandazione è quella di non confondere il modello F24 con il simile F23. Su questo blog vi è un dettagliato articolo sul modello F23. Leggilo cliccando qui. Questo è un metodo obbligatorio per coloro che risiedono all’estero ed utilizzano, anche saltuariamente, un abitazione in Italia. Per pagare con bonifico bisogna conoscere le coordinate bancarie o postali e cioè intestazione del conto, codice IBAN e codice BIC-SWIFT (solo per i pagamenti provenienti dall’estero).

Questo articolo è uno dei tanti facente parte di questo blog sui tributi comunali. Il blog vi dà tanti suggerimenti utili sui tributi locali che possono anche portarvi a generare dei risparmi sulle bollette. Vi consigliamo di leggere con attenzione che ritenete più interessanti. Potete scegliere la categoria che di maggior interesse tra Casa, Servizi e Altri. Questa opzione è presente nella parte alta del sito.

Aziende: Attenzione al pagamento dei tributi comunali

Con il Decreto – Legge 30 aprile 2019, n. 34 è stata introdotta una novità fiscale importante che riguarda le aziende. La novità è piuttosto delicata e consiste nel fatto che le aziende che non pagano i tributi comunali rischiano di vedersi sospesa o revocata la licenza di commercio. Il predetto provvedimento è già operativo in quanto convertito nella Legge 28 giugno 2019, n. 58. Si tratta di un passo piuttosto importante e severo nella lotta all’evasione tributaria.

Pertanto, alla luce di tale novità fiscale le aziende che hanno delle morosità sui tributi comunali rischiano un blocco dell’attività fino al saldo delle morosità sui tributi locali (IMU, TASI, Tassa Rifiuti, Canone Acquedotto, ecc..). Potete leggere tutti i dettagli in un articolo di questo blog pubblicata nella seguente pagina: novità per le aziende che hanno morosità sui tributi comunali.

Importi minimi per il pagamento della bolletta Tassa Rifiuti (TARI)

Il limite minimo per il pagamento dei tributi comunali è di 12 Euro ed è previsto, su scala nazionale. Tale importo vale per tutti i Comuni che non hanno deliberato delle cifre diverse. Questo limite è stato previsto dall’art. 25 della Legge 27 dicembre 2002, n. 289. Tutti i Comuni che, con apposito regolamento, hanno deliberato importi minimi diversi per il pagamento dei tributi locali, applicheranno, per i loro enti, tali importi deliberati e non i Euro 12. Un articolo completo sugli importi minimi potete leggerlo cliccando sul seguente link: Importi minimi.

L’utilizzo della compostiera può ridurti il peso della bolletta TARI

In buona parte dei Comuni italiani utilizzare la compostiera può contribuire a ridurre la bolletta della Tassa Rifiuti (TA.RI.). Per essere certi di tutto ciò occorre informarsi presso i vari Comuni o leggere i regolamenti anche attraverso internet. Le riduzioni che possono essere concesse variano da Comune a Comune. Chiaramente, utilizzare la compostiera e non conferire l’umido ai Comuni rappresenta, per gli enti, un risparmio in quanto viene smaltita meno spazzatura presso i centri di raccolta.

Informazioni utili da leggere su alcuni tributi comunali

In questo articolo abbiamo trattato l’argomento “bolletta Tassa Rifiuti” ed il relativo calcolo. Qui sotto vengono indicati alcuni altri importanti argomenti di questo blog che danno suggerimenti utili su tributi comunali ed altro. Ad ogni link corrisponde un dettagliato articolo sull’argomento corrispondente. Vi consigliamo vivamente di legegrli.

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